E c’è una seria possibilità che questo cambi completamente il sistema monetario internazionale così come lo conosciamo.
Il 25 aprile 2020, a Pechino, la Cina ha presentato ufficialmente la sua nuova criptomoneta nazionale. Alla cerimonia hanno partecipato, oltre ai leaders del Governo, i maggiori operatori telefonici, gestori di pagamenti elettronici e operatori blockchain cinesi.
Molti credono che questo sia il primo, fondamentale passo di un progetto finanziario globale : monete criptate – tipo Bitcoin per intenderci – emesse dai governi. Un gran numero di esperti affermano che questo potrebbe cambiare l’intero sistema finanziario globale.
Nell’ottobre 2019, il presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping, ha affermato che lo sviluppo della tecnologia blockchain è una delle priorità dello Stato e ha chiesto una crescita accelerata del settore. A quel tempo, era già noto che la Cina stava sviluppando la propria criptovaluta, sin dal 2014.
Di quando in quando sono emerse notizie in merito. Non ostante la Cina fosse nota per le sue severe azioni normative, restrizioni significative sugli investimenti in criptovaluta e limiti al dibattito sulla blockchain , l’attegiamento è cambiato da quando Facebook ha pubblicato i suoi piani iniziali per Libra.
La prospettiva di una società privata con 2,3 miliardi di utenti in tutto il mondo che emette la propria valuta ha fatto riflettere i governi.
La Cina l’ha considerato un alert. E ha deciso di mettere in campo tutto il suo know how tecnologico : prima di tutto, per competere con il dollaro nel mercato dei pagamenti digitali e, in ultima analisi, per cambiare l’intero sistema finanziario globale.
Guardando l’esempio della Cina e comprendendo ciò che il futuro può riservare, molte altre Banche Centrali hanno immediatamente annunciato lo sviluppo di proprie CBDC (Central Bank Digital Currencies). Il presidente della BCE , Christine Lagarde, ha sottolineato come nel mercato vi sia una forte domanda di pagamenti rapidi e a basso costo. E’ un’area in cui la BCE dovrebbe assumere un ruolo guida, piuttosto che rimanere ad osservare un mondo in continua evoluzione. Altri progetti sono in corso in diverse nazioni tra cui : Corea del Sud, Russia e Svezia .
Recentemente sono apparse online le schermate della prima versione dello YUAN DIGITALE . Secondo i dati preliminari, i test sono iniziati tra i clienti più affidabili della Agricultural Bank of China (la 7a banca al mondo in termini di utile netto) in quattro regioni pilota: Shenzhen, Hong Kong, Chengdu e Suzhou. Le imprese di Suzhou intendono addirittura pagare il 50% dei sussidi per il trasporto ai lavoratori locali nella nuova moneta digitale. L’interfaccia è molto simile ad altre piattaforme di pagamento cinesi come Alipay e WeChat Pay.
La valuta crittografica cinese si chiamerà DC/EP, che sta per : Digital Currency Electronic Payment.
La Banca Centrale non ha ancora confermato ufficialmente il calendario per l’introduzione dello yuan digitale, ma molte fonti parlano di un lancio completo a metà del 2021.
Oltre alla capacità standard di ricevere e inviare pagamenti, una delle funzioni principali, detta ‘touch and touch’, permette a due persone di toccare semplicemente il proprio cellulare per effettuare un trasferimento.
I trasferimenti possono essere effettuati senza connessione a Internet su dispositivi con tecnologia Bluetooth o NFC (Near Field Communication, in italiano ”Comunicazione di prossimità”. Nonostante molti cellulari Android siano dotati di NFC, pochi utenti conoscono questa tecnologia e la utilizzano)
Le transazioni offline vengono probabilmente salvate e contabilizzate ogni volta che gli utenti vanno online. Ma finora non si sa molto, in particolare sul digitalismo di regolamento.
Usanze abituali come il trasferimento a un IBAN, la generazione e la scansione dei codici QR sono già predisposte sull’interfaccia.
Il sistema di pagamento BSN può elaborare fino a 300.000 transazioni al secondo.
La criptovaluta cinese è adatta a qualsiasi operazione finanziaria grazie alla sua elevata produttività, comprese le tradizionali transazioni al dettaglio e persino i micropagamenti.
Ovviamente, la blockchain dello yuan criptato sarà centralizzata.
È interessante notare che la moneta sarà emessa in due fasi principali: dalla Banca Centrale alle banche commerciali, e dalle banche commerciali sarà messa in circolazione.
Le Banca Centrale potra’ agire come garante e lo yuan digitale si potrà scambiare con altre valute fiat.
I brevetti indicano inoltre che DC/EP utilizzera’ un’architettura a due livelli che consente, agli istituti di pagamento e alle banche terze autorizzate, di partecipare all’emissione secondaria di valuta digitale.
Sembra che Alipay stessa parteciperà all’implementazione di questo schema.
Tutte le organizzazioni autorizzate a partecipare all’emissione di DC/EP avranno un conto di riserva presso la People’s Bank of China.
La Cina considera anche la propria moneta criptata come un mezzo per contrastare le nuove valute digitali. Secondo la Banca Centrale, una valuta digitale emessa a livello nazionale, sostenuta dal governo ed espressa nell’unità di conto nazionale, può contribuire a limitare l’emissione di valute private e a ridurre i rischi di instabilità finanziaria.
Secondo il piano della Cina, il crypto yuan amplierà significativamente la disponibilità di infrastrutture finanziarie nel Paese. Allo stesso tempo, come mezzo di scambio internazionale, potrebbe migliorare l’efficienza dei pagamenti transfrontalieri.
Molte fonti affermano che il 24 marzo la Banca di Cina ha completato lo sviluppo delle funzioni di base e ha iniziato a redigere leggi per l’implementazione della nuova tecnologia a livello nazionale.
Una delle principali sfide per il governo è garantire che il crypto yuan goda della stessa sovranità del fiat yuan. Ai suoi detentori sono promesse forti garanzie di liquidità.
La Banca centrale ha detto che il DC/EP è previsto anche per essere ampiamente utilizzato durante i Giochi Olimpici del 2022 che si terranno a Pechino.
È questo l’inizio di una nuova era finanziaria?
Come si può vedere dalle informazioni attualmente disponibili, DC/EP non è il concetto classico di una moneta criptata decentralizzata come il Bitcoin. Per il governo, la struttura dei dati blockchain garantirà una tracciabilità e un controllo senza precedenti.
È importante notare il vantaggio che la Cina può trarre dal fatto di essere la prima a rilasciare una valuta digitale emessa dal Governo. . Nel frattempo, progetti concorrenti come Libra e Ton sono stati frenati e costretti a cambiare dalle autorità di regolamentazione.
Oggi la Cina è la seconda economia del mondo e la meno dipendente dai prezzi del petrolio.
Mentre non c’è dubbio che il dollaro regni ancora sovrano, lo yuan digitale è la migliore opportunità per la Cina di competere con il dollaro su scala globale negli anni a venire.
Altri governi seguiranno rapidamente l’esempio della Cina. Forse stiamo entrando in una nuova era connotata dalla fine del contante fisico e l’emergere delle criptovalute emesse da Banche Centrali