La preghiera

… è una pratica che consente di manifestarsi liberamente e senza pudore quale “microbo galattico” e contemporaneamente di stabilire una comunicazione con un Potere supremo al quale affidare la realizzazione dei nostri sogni e ottenere la protezione da ogni male. Durante la preghiera la mente viene tonificata grazie alla risonanza che si stabilisce tra i Poli (apparentemente ) opposti : il “microbo” e il Potere supremo; la Terra e il Cielo; il visibile e l’invisibile e cosi’ via. L’Uno e il Tutto entrano in relazione provocando effetti ansiolitici e consolatorii, ma anche rigeneranti. Può funzionare egregiamente. 

Valerio Eletti Funziona solo se il microbo si sente al centro del mondo, tanto da essere prescelto per essere aiutato dal divino (spesso anche a scapito di altri)

Glauco Benigni Sorry Valerio Eletti… funziona se il microbo si sente “al centro di se stesso” in un luogo qualsiasi del Tutto. E il “centro del Tutto è (ancora) non conoscibile secondo alcuni , mentre secondo altri “è in ogni luogo”. Quanto al “prescelto” : questa è l’ipotesi calvinista. Che infatti è riduzionista e può essere pericolosa. Non c’è alcun bisogno di sentirsi “prescelti” per pregare e entrare in risonanza con il Tutto. Mi dirai che qui entra in ballo sua Maestà la Fede . Ma la Fede c’è chi può permettersela e chi no.