Il Mercato dell’ Immagine – Conferenza al Palazzo delle Esposizioni (1)

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STATI GENERALI DEL CINEMA ITALIANO

Emittenti tv , pay tv, home video
Intervento di Glauco Benigni
Segmenti epocali e segmenti industriali.

THE BOX OFFICE IS KING
Dal dopoguerra alla fine degli anni 70 gli ormai mitici produttori-proprietari dei diritti cinematografici concedevano lo sfruttamento “theatrical” delle loro pellicole alle sale e, solo dopo una serie di passaggi ( 1a – 2a visione , etc…), cominciavano a cedere diritti per la tv.
Tale sfruttamento richiedeva qualche anno e
– riconduceva, in modo sicuro , il possesso dei diritti nelle mani dei detentori originali
– generava immensi magazzini (libraries) che risultavano pero’ di difficile riutilizzazione, anche perche’ residenti su supporti che tendevano a deteriorarsi e che erano di difficile trasporto (‘e pizze)
– non autorizzava i produttori originali a considerare quali “risorse di coproduzione” immediate, i proventi derivati dai diritti tv ne’ dagli altri segmenti di distribuzione “ancillari” che timidamente si affacciavano alla Storia
FAIR USE & ALL MOVIES TV
L’avvio della seconda fase , comincia con i roboanti anni 80, allorche’ l’evoluzione tecnologica dei videoregistratori e una sentenza della Corte Costituzionale Usa ( con cui si sanci’ il concetto di “fair use” nel caso di registrazioni per scopi personali ) permette lo sviluppo industriale dell’home video ma anche della pirateria.
Contemporaneamente, alcune reti via cavo Usa e nordeuropee , che fino ad allora si erano limitate a ripetere le programmazioni delle reti tv generaliste , cominciano a offrire film ai loro abbonati .
Nasce cosi’ la “all movies pay tv ” e tra queste quella che raccoglie piu’ successi e’ Home Box Office in Usa . E qui , gia’ la definizione la dice lunga : praticamente si sposta il “botteghino” (box office) dalle sale a casa (home) dell’abbonato.
Presto i mitici possessori di diritti cinematografici si rendono conto che i due nuovi sistemi di distribuzione costituiscono fonti di guadagno ulteriori o addirittura “migliori” delle precedenti . Migliori perche’ : sia con la pay tv che con l’home video non bisognava piu’ dividere i profitti al 50% con le sale cinematografiche. E inoltre: gli stessi produttori potevano costituire la loro sezione homevideo ( vedi tutte le Majors Usa) e potevano addirittura, solo grazie alla cessione d’uso dei loro magazzini, entrare a far parte dell’azionariato delle nascenti pay tv che avevano un disperato bisogno di libraries per offrire programmazioni allettanti.
nota : Anche in Italia , l’evoluzione della Pay TV passa dagli interessi di proprietari di libraries .