Gli opinion makers che si chiedono quali sono i motivi per cui è caduto il Governo e discutono sul nuovo Governo possibile, sembrano non tener conto di un aspetto, che nel dibattito sui media mainstream resta in ombra. La casta dei Grandi Scribi si comporta come se l’Italia non fosse un pezzo altamente strategico del sistema di equilibrio mondiale. In sostanza si argomenta come se non fosse in corso una guerra tecnologica e commerciale tra Usa e Cina e come se non ci fossero tensioni militari serie tra USA e Russia.
Se continua l’allontanamento dalla Nato della Turchia di Erdogan , l’Italia ridiventa – e in parte è già tornata ad esserlo – la front nation dell’Alleanza Atlantica nel Mediterraneo .
E infatti noi abbiamo ripreso ad installare e potenziare infrastrutture belliche sul nostro territorio. Queste infrastrutture sono inevitabilmente collegate al sistema delle reti digitali, sia all’interno che verso l’esterno.
Scriveva Start Magazine a giugno
https://www.startmag.it/mondo/5g-europa/
“A meno di vent’anni dall’ingresso di Pechino nel WTO … la Cina si avvia a pareggiare, ed in prospettiva a sovrastare, il finora indiscusso primato tecnologico statunitense.
Siamo di fronte ad una escalation … Donald Trump ha infatti emanato un Ordine Esecutivo con cui ha dichiarato la emergenza nazionale per la necessità di “mettere in sicurezza il sistema ICT ed i relativi sistemi di approvvigionamento … avversari stranieri ( alludendo a Huawei, NdR) stanno progressivamente mettendo in atto vulnerabilità nel campo dell’ICT e dei servizi che conservano e trasmettono informazioni sensibili, che facilitano l’economia digitale, e che supportano infrastrutture critiche e servizi di emergenza vitale, al fine di rendere possibili azioni maliziose di cyber-attacco, incluso lo spionaggio industriale contro gli Usa ed il popolo americano, con conseguenze potenzialmente catastrofiche, che rappresentano una straordinaria minaccia per la sicurezza nazionale, la politica estera e la economia americana.”
“Un ordine esecutivo” ! Già questo avrebbe dovuto far riflettere Coloro i quali dovevano gestire il dossier Huawei in Italia. Come si può pensare che le banche sollecitate daTrump a comprare i Bot italiani continuerebbero a farlo se l’infrastruttura digitale del futuro , cioè la rete 5 G , viene costruita in Italia dai cinesi ? Come si può pensare che Chi costruisce una rete non sia di fatto in grado di controllare ogni informazione sensibile che transita su quella rete ? Come si può pensare che i cinesi possano entrare in possesso di dati militari della NATO ?
Qualcuno aveva tentato di metterci una toppa con il decreto “golden power” che prevedeva (molto idealmente) che, dopo la “consegna” del lavoro, i cinesi sarebbero stati esclusi dalla gestione e manutenzione della rete. Già questa idea appariva zoppa e insoddisfacente per la Casa Bianca . Poi addirittura Qualcun altro, pensando di essere molto furbo , grazie al pantano decisionale del nostro Parlamento, ha insabbiato il tutto.
E “stranamente” è caduto il Governo .
A maggio il dossier Huawei britannico era diventato un caso nazionale che ha portato al licenziamento da parte di Theresa May del ministro della Difesa Gavin Williamson. Quindi il 5 G influenza le scelte politiche. Eccome .
Ora – nella prospettiva di fare un nuovo Governo – si discute di tante questioni ma il dossier Huawei resta Tabu . Forse Qualcuno spera che Trump non venga rieletto e che i Dem USA siano più tolleranti con la Cina ? Forse Qualcuno spera che l’Europa possa interfacciare, diversamente da quanto ha fatto finora, le relazioni tra USA e l’asse Cino-Russo ?
Certo l’Europa (ma Quale Europa ?) dovrà assumere una posizione più “strutturata” rispetto al 5 G e a tutto quello che si porta dietro ( dalla cyberguerra all’Intelligenza Artificiale , all’Internet delle Cose , alla blockchain e alle cryptovalute) .
Il buon senso suggerirebbe quindi di “rimandare” la realizzazione della rete 5 G, che oltre a condurci in un labirinto geopolitico è anche pericolosa per la salute .
Il dossier Huawei 5 G però è un mostro con molte teste , un Superenalotto in cui molti grandi soggetti delle TLC italiane e mutinazionali hanno posizionato scommesse per miliardi di euro e aspettano di dividere il jackpot che è in mano alla Cassa Depositi e Prestiti ( al dunque, come sempre, denaro e risparmi di noi contribuenti). E’ un sogno – incubo contemporaneo. Una partita epocale che si gioca ad un tavolo dal quale nessuno vuole alzarsi. Ci vorrebbe la cosidetta “politica”, magari qualche statista di imponente levatura.
Nel frattempo però gli Italiani e i Governi Italiani restano con il cerino in mano … ma non se ne parla.